Advisory Board

Formazione universitaria e mondo del lavoro

Il Corso di Laurea Magistrale di Ingegneria Chimica e dei Processi Industriali ha istituito un Advisory board industriale, a scopo di consultazione sulla qualità della didattica nel percorso di formazione di un ingegnere chimico.
Attraverso il coinvolgimento di un certo numero di aziende di riferimento per l’ingegneria chimica (sono nell’Advisory Board: Basf, Cargill, Casale, Danieli, Electrolux, Eni, Foster Wheeler, GSK, LyondellBasell, Nestlé, Procter & Gamble, Sirca, Techint, Versalis, Wood), sono biennalmente discusse le competenze e qualità individuali che un ingegnere chimico deve possedere per affrontare consuccesso le sfide del mondo produttivo.
L’ obiettivo è garantire che i laureati magistrali in Ingegneria chimica ricevano nel loro percorso di formazione le competenze e gli approcci metodologici effettivamente richiesti dal sistema industriale e professionale, sia per quel che riguarda la formazione “classica” dell’ingegneria chimica sia per far fronte all’evoluzione del sistema di produzione.

Queste le principali conclusioni emerse dal confronto con gli stakeholders industriali:
solidità della formazione padovana e necessità di mantenere intatte le abilità e conoscenze fondamentali (dai fenomeni di trasporto alla progettazione impiantistica, dall’analisi dei processi industriali alla reattoristica) che rendono l’ingegnere chimico una figura professionale unica, capace di essere un vero integratore di competenze
– crescente importanza delle tematiche legate alla digitalizzazione dell’industria di processo (gestione e analisi dei dati e information management) e alla circular economy e sostenibilità
– importanza delle abilità non-tecniche (soft skills), in particulare attitudine al team work, capacità di problem solving, capacità di time management, abilità nella comunicazione (anche non-tecnica).